IRON PEOPLE

Qualcuno, un tale William Shakespeare, ha scritto che siamo fatti della stessa materia dei sogni. Qualcuno sostiene che nessuno è fatto di ferro: ci piace (o dobbiamo?) apparire sempre forti e indipendenti, fieri e orgogliosi. Tutti di un pezzo. Iron people.

Eppure siamo fatti di ferro. Ce lo ha svelato una delle astrofisiche più grandi che il mondo abbia avuto. E che ci ha fatto comprendere meglio il mondo: il ferro che colora il nostro sangue, il calcio che rende forti le nostra ossa e la cheratina dei capelli sono costituiti da materiali che arrivano direttamente dall’universo. Ogni nostra singola cellula contiene elementi creati durante la combustione di una stella che collassa: una supernova.

Insomma: siamo fatti di ferro perché c’è un pezzo di universo dentro di noi. E questi miei giganti alti più di due metri, che mi hanno tenuto sveglio nelle notti del 2015 e del 2016, non sono altro che un omaggio a ciò che siamo, o che vorremmo essere. O che forse non saremo mai.

Un esercito di Iron people che si affianca alla tanta gente che vive tra noi ed è fatta di ferro, dentro e fuori.
Qualche scultura si aggira nei giardini e nei saloni delle collezioni private. Qualcuna è esposta in giro. Qualcun’altra mi guarda carica di domande che non troveranno mai risposte. Perché le risposte cambiano ad ogni opera, ad ogni assemblaggio.

Ho creato un esercito che non ha bisogno della corazza, perchè il ferro è dentro di noi. Non occorre metterlo fuori per proteggerci. Ma noi siamo fatti di ferro? Davvero? Ho impiegato due anni – forse qualcosa in più – per esplorare con questa collezione il modo in cui il ferro si fa materia e diventa persona. Avrei difficoltà a dire quale delle tante sculture, quale dei tanti modelli mi assomiglia di più: forse perché mi assomigliano tutti. E nessuno.

Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle.
Tutti gli elementi, dall’idrogeno all’uranio, sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioé queste stelle molto più grosse del Sole, che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno.
Per cui noi siamo veramente figli delle stelle.
[Margherita Hack]