UNIVERSALIBUS

Universalibus: i generi e le specie sono solo realtà mentali, oppure hanno una realtà oggettiva al di fuori della mente? E se ce l’hanno, sono realtà corporee o incorporee? Esistono separate o solo nelle cose sensibili?

Eccola, la sintesi della quaestio de universalibus, la controversia medievale nata nelle prime righe dell’Isagoge di Porfirio, che venne risolta in due modi distinti, entrambi ispirati ad Aristotele:

  1. generi e specie non hanno altra realtà che quella di essere proprietà dell’individuo, che l’intelletto conosce distinguendole da tutti gli elementi con cui sono congiunte: gli universali sussistono in unione con le cose, ma sono conoscibili dal nostro intelletto separatamente dai corpi;
  2. visto che nella realtà sussistono solo individui, universale è ciò che è predicabile di più cose: universale, quindi, è il concetto, segno naturale di una classe di individui, ma anche la «voce», capace per convenzione di significare le cose significate dal concetto.
universalibus, Mauro Martoriati

Il lockdown con cui è iniziato il mio percorso dentro questa pandemic gallery ha lasciato tracce indelebili che hanno portato a cercare gli universali e, come unico sbocco possibile, la quaestio de universalibus. A loro, per loro, ho dedicato la collezione UNIVERSALIBUS.

Sono la prosecuzione naturale di QUARANTENA, il mio modo per cercare le risposte che le 40 tele non sono riuscite a soddisfare fino in fondo. Avevo bisogno di pensare, di andare ancora più oltre la materia. Lo spray ha continuato a disegnare contorni, sfumature, vuoti e pieni, unendo cose che rimanevano singole pur facendo parte del tutto.

Cartoncini 50×60 cm con cotone telato realizzato a mano, spray, ricerca e mandala art: così è iniziata la nuova collezione di pezzi unici.

UNIVERSALIBUS: universale, per tutti, dedicata a tuti.